Decreto Rilancio: incentivi anche per le colonnine

Sarà possibile richiedere agevolazioni per l’installazione di colonnine di ricarica, anche casalinghe, per auto elettriche e ibride.

BONUS PER LE WALLBOX – Nel Decreto Rilancio da 55 miliardi approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 maggio, oltre al rifinanziamento dell’ecobonus già esistente (per il 2020, 100 milioni di euro in più rispetto al rimanente, pari a nove milioni), c’è anche l’incentivo, con un rimborso fiscale al 110% (può essere detratto dalla dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali dello stesso importo), che riguarda l’installazione di colonnine o di wallbox (le stazioni di ricarica compatte installabili a muro nell’ambiente esterno del proprio appartamento) per la ricarica di veicoli elettrici e di pannelli fotovoltaici, oltre all’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici. L’agevolazione è valida per le abitazioni singole (ma devono essere prima casa) e per condomini, ossia per edifici con parti comuni.

SOLO IN ABBINAMENTO – Da precisare che il rimborso del 110% delle spese sostenute per l’installazione di una colonnina privata per la ricarica di auto elettriche o ibride plug-in, può essere richiesto solo se la messa in posa della stazione avviene contestualmente a uno degli interventi di efficientamento energetico illustrati nel decreto legge (isolamento termico, sostituzione climatizzatore, installazione dei pannelli solari) atti a raggiungere la migliore prestazione energetica possibile. Per ottenere il rimborso, gli interventi devono essere effettuati nel periodo che va dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Decreto Rilancio: tutte le novità in tema di mobilità

L’ECOBONUS – Nel decreto Rilancio, approvato dal consiglio dei ministri, c’è un rifinanziamento dell’ecobonus già esistente: per il 2020, 100 milioni di euro in più rispetto al rimanente (nove milioni).

ZERO FASCE NUOVE – Pertanto, tutte le proposte della filiera dell’auto sono cadute nel vuoto. L’Unrae (Unione case estere) pensava all’introduzione di una terza fascia di emissioni di anidride carbonica (71-95 g/km) per accedere all’ecobonus: le altre due sono 0-20 g/km e 21-70 g/km. L’Unrae puntava alla detraibilità totale dell’Iva per le imprese. Mirava anche all’aumento della soglia di deducibilità dei costi di esercizio, al superammortamento per le auto aziendali. Nulla di tutto questo.

NIENTE NUOVI INCENTIVI – Come avevamo previsto qui, gli ecobonus restano identici: da 1.500 euro insù, fino a 6.000 euro se si rottama un’auto Euro 0, 1, 2, 3, 4.

DA DISCUTERE – Comunque, ora il decreto dev’essere convertito in legge entro 60 giorni. Vedremo se in parlamento sarà introdotto qualche cambiamento per fasce e bonus auto.

RICARICHE ELETTRICHE – Per chi installa colonnine di ricarica elettrica, una somma pari al 110% delle spese sostenute potrà essere detratta dalla dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali di pari importo. A una condizione: se l’installazione dell’infrastruttura di ricarica è realizzata contestualmente a uno degli interventi di efficientamento energetico previsti dal decreto.

A CHI I BONUS – Invece, il decreto introduce bonus per bici normali e a pedalata assistita, a monopattini elettrici, segway, hoverboard, monowheel e abbonamenti a servizi di sharing. Occhio però: niente car sharing. Bonus per condividere le bici, per esempio; ma non le auto. È di 120 milioni di euro la somma a disposizione nel 2020 di residenti maggiorenni nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia o nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti: il “buono mobilità” è pari al 60% della spesa sostenuta, fino a 500 euro, sino a esaurimento delle somme stanziate, “a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020”. Incentivo di 1.500 euro, cumulabili con i 500 euro, per le persone residenti nei comuni oggetto di procedura di infrazione Ue per la qualità dell’aria che rottamano, dall’1 gennaio al 31 dicembre 2021, auto fino a Euro 3 o motocicli fino a Euro 2 o Euro 3 se a due tempi.

CODICE DELLA STRADA – Viene introdotta la casa avanzata: una linea d’arresto al semaforo avanzata di almeno tre metri rispetto a quella tracciata per tutti gli altri veicoli. È dedicata a bici, e-bike e monopattini elettrici, su strade con limite di velocità non superiore a 50 km/h. Il decreto parla anche di corsia ciclabile (bike lane): uno spazio ricavato nella parte destra della normale corsia di marcia (o della corsia destra, per le strada a più corsie per senso di marcia) per far circolare bici, e-bike e monopattini elettrici nello stesso senso di marcia. La striscia di arresto avanzata dedicata a bici e monopattini sarà preceduta da una corsia lunga almeno 5 metri che consenta a questi mezzi di avanzare.

La Legge di Bilancio 2019 stabilisce una detrazione fiscale per i contribuenti pari al 50% delle spese sostenute dal 1°marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per l’acquisto e la posa di infrastrutture di ricarica elettrica non accessibili al pubblico. La detrazione, calcolata su un ammontare non superiore a 3.000 euro, sarà operativa dopo la pubblicazione delle norme attuative.
Sempre la Legge di Bilancio 2019 ha previsto poi un bonus per l’acquisto di auto elettriche e ibride (con emissioni fino a 20 grammi di biossido di carbonio per chilometro) che va da 4.000 euro (in assenza di veicolo da rottamare della medesima categoria di classe 1, 2, 3 e 4) fino a 6.000 euro (in caso di contestuale rottamazione di un veicolo della medesima categoria di classe 1, 2, 3 e 4).

Il bonus sarà riconosciuto, dopo l’entrata in vigore delle norme attuative, a chi acquista -anche in locazione finanziaria -e immatricola in Italia dal 1°marzo 2019 al 31 dicembre 2021 un veicolo nuovo di fabbrica destinato al trasporto di persone avente al massimo 9 posti totali e prezzo inferiore a 50.000 euro IVA esclusa.
A livello nazionale sono inoltre in vigore ulteriori agevolazioni, come ad esempio la completa esenzione dal pagamento del bollo per i cinque anni che seguono l’immatricolazione e sconti previsti anche per quelli successivi. Anche alcune polizze dell’assicurazione prevedono premi ridotti per le auto elettriche, con percentuali che variano dal 30% al 50% a seconda del modello e della tipologia di copertura richiesta.

Decreto Rilancio: incentivi anche per le colonnine

Sarà possibile richiedere agevolazioni per l’installazione di colonnine di ricarica, anche casalinghe, per auto elettriche e ibride.

BONUS PER LE WALLBOX – Nel Decreto Rilancio da 55 miliardi approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 maggio (qui per saperne di più), oltre al rifinanziamento dell’ecobonus già esistente (per il 2020, 100 milioni di euro in più rispetto al rimanente, pari a nove milioni), c’è anche l’incentivo, con un rimborso fiscale al 110% (può essere detratto dalla dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali dello stesso importo), che riguarda l’installazione di colonnine o di wallbox (le stazioni di ricarica compatte installabili a muro nell’ambiente esterno del proprio appartamento) per la ricarica di veicoli elettrici e di pannelli fotovoltaici, oltre all’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli edifici. L’agevolazione è valida per le abitazioni singole (ma devono essere prima casa) e per condomini, ossia per edifici con parti comuni.

SOLO IN ABBINAMENTO – Da precisare che il rimborso del 110% delle spese sostenute per l’installazione di una colonnina privata per la ricarica di auto elettriche o ibride plug-in, può essere richiesto solo se la messa in posa della stazione avviene contestualmente a uno degli interventi di efficientamento energetico illustrati nel decreto legge (isolamento termico, sostituzione climatizzatore, installazione dei pannelli solari) atti a raggiungere la migliore prestazione energetica possibile. Per ottenere il rimborso, gli interventi devono essere effettuati nel periodo che va dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Decreto Rilancio: tutte le novità in tema di mobilità

L’ECOBONUS – Nel decreto Rilancio, approvato dal consiglio dei ministri, c’è un rifinanziamento dell’ecobonus già esistente: per il 2020, 100 milioni di euro in più rispetto al rimanente (nove milioni).

ZERO FASCE NUOVE – Pertanto, tutte le proposte della filiera dell’auto sono cadute nel vuoto. L’Unrae (Unione case estere) pensava all’introduzione di una terza fascia di emissioni di anidride carbonica (71-95 g/km) per accedere all’ecobonus: le altre due sono 0-20 g/km e 21-70 g/km. L’Unrae puntava alla detraibilità totale dell’Iva per le imprese. Mirava anche all’aumento della soglia di deducibilità dei costi di esercizio, al superammortamento per le auto aziendali. Nulla di tutto questo.

NIENTE NUOVI INCENTIVI – Come avevamo previsto qui, gli ecobonus restano identici: da 1.500 euro insù, fino a 6.000 euro se si rottama un’auto Euro 0, 1, 2, 3, 4.

DA DISCUTERE – Comunque, ora il decreto dev’essere convertito in legge entro 60 giorni. Vedremo se in parlamento sarà introdotto qualche cambiamento per fasce e bonus auto.

RICARICHE ELETTRICHE – Per chi installa colonnine di ricarica elettrica, una somma pari al 110% delle spese sostenute potrà essere detratta dalla dichiarazione dei redditi in cinque quote annuali di pari importo. A una condizione: se l’installazione dell’infrastruttura di ricarica è realizzata contestualmente a uno degli interventi di efficientamento energetico previsti dal decreto.

A CHI I BONUS – Invece, il decreto introduce bonus per bici normali e a pedalata assistita, a monopattini elettrici, segway, hoverboard, monowheel e abbonamenti a servizi di sharing. Occhio però: niente car sharing. Bonus per condividere le bici, per esempio; ma non le auto. È di 120 milioni di euro la somma a disposizione nel 2020 di residenti maggiorenni nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia o nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti: il “buono mobilità” è pari al 60% della spesa sostenuta, fino a 500 euro, sino a esaurimento delle somme stanziate, “a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020”. Incentivo di 1.500 euro, cumulabili con i 500 euro, per le persone residenti nei comuni oggetto di procedura di infrazione Ue per la qualità dell’aria che rottamano, dall’1 gennaio al 31 dicembre 2021, auto fino a Euro 3 o motocicli fino a Euro 2 o Euro 3 se a due tempi.

CODICE DELLA STRADA – Viene introdotta la casa avanzata: una linea d’arresto al semaforo avanzata di almeno tre metri rispetto a quella tracciata per tutti gli altri veicoli. È dedicata a bici, e-bike e monopattini elettrici, su strade con limite di velocità non superiore a 50 km/h. Il decreto parla anche di corsia ciclabile (bike lane): uno spazio ricavato nella parte destra della normale corsia di marcia (o della corsia destra, per le strada a più corsie per senso di marcia) per far circolare bici, e-bike e monopattini elettrici nello stesso senso di marcia. La striscia di arresto avanzata dedicata a bici e monopattini sarà preceduta da una corsia lunga almeno 5 metri che consenta a questi mezzi di avanzare.

La Legge di Bilancio 2019 stabilisce una detrazione fiscale per i contribuenti pari al 50% delle spese sostenute dal 1°marzo 2019 al 31 dicembre 2021 per l’acquisto e la posa di infrastrutture di ricarica elettrica non accessibili al pubblico. La detrazione, calcolata su un ammontare non superiore a 3.000 euro, sarà operativa dopo la pubblicazione delle norme attuative.
Sempre la Legge di Bilancio 2019 ha previsto poi un bonus per l’acquisto di auto elettriche e ibride (con emissioni fino a 20 grammi di biossido di carbonio per chilometro) che va da 4.000 euro (in assenza di veicolo da rottamare della medesima categoria di classe 1, 2, 3 e 4) fino a 6.000 euro (in caso di contestuale rottamazione di un veicolo della medesima categoria di classe 1, 2, 3 e 4).

Il bonus sarà riconosciuto, dopo l’entrata in vigore delle norme attuative, a chi acquista -anche in locazione finanziaria -e immatricola in Italia dal 1°marzo 2019 al 31 dicembre 2021 un veicolo nuovo di fabbrica destinato al trasporto di persone avente al massimo 9 posti totali e prezzo inferiore a 50.000 euro IVA esclusa.
A livello nazionale sono inoltre in vigore ulteriori agevolazioni, come ad esempio la completa esenzione dal pagamento del bollo per i cinque anni che seguono l’immatricolazione e sconti previsti anche per quelli successivi. Anche alcune polizze dell’assicurazione prevedono premi ridotti per le auto elettriche, con percentuali che variano dal 30% al 50% a seconda del modello e della tipologia di copertura richiesta.